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Immagine del redattoreRedazione

Sotto a chi tocca. A Barcellona sono tre gli aspiranti alla poltrona di Sindaco


Saranno loro i tre candidati per conquistare la poltrona più prestigiosa di Palazzo Longano: a sinistra Pinuccio Calabrò, al centro Giuseppe Sottile a destra Antonio Mamì

Covid permettendo a Barcellona in autunno si vota.

I tre candidati aspiranti alla poltrona di sindaco si sono presentati alla stampa e di conseguenza alla città in maniera equilibrata, e se vogliamo da bravissime persone che meriterebbero tutti un elogio per come si sono espressi davanti ai giornalisti.

Pinuccio Calabrò professione avvocato, Giuseppe Sottile professione avvocato e Antonio Mamì professione dottore commercialista hanno brillantemente superato il primo approccio con la stampa.

Ora certamente iniziano per loro i giorni più difficili, quelli che da ora in poi decideranno il loro destino, quello se guidare o meno la città per i prossimi 5 anni.

Come tutti sanno si voterà il 4 e 5 ottobre con i candidati che saranno così supportati: Calabrò da una decina di liste, Mamì da quattro e Sottile da una sola lista.

Teoricamente il più avvantaggiato per la competizione sarebbe il primo con un esercito di candidati dell’area centrodestra con liste con simboli di partiti di cui Forza Italia, Lega, Diventerà Bellissima e diverse liste civiche che lo sostengono; il secondo viene supportato dal centrosinistra con l’aggiunta dei 5Stelle, Partito Socialista, Partito Democratico e Movimento Città Aperta; il terzo candidato ha deciso di correre da solo per far prevalere il famoso detto.. "meglio solo che male accompagnato" con Vox Italia che lo sostiene con l’unica lista.

La strada è lunga ed è rischiosa anche per le voragini che si potranno improvvisamente aprire, lo insegna il passato, l’esperienza impone ad essere cauti, anche perchè qualche volta i conti non sono più tornati.

Da queste parti è già successo con Maria Teresa Collica, quando al ballottaggio si impose su Rosario Catalfamo.

Attenti perchè in politica nulla è scontato, anche perchè nelle urne votano i cittadini; sono loro quelli che alla fine decidono e determinano la vittoria dei candidati.

Non mancheranno di certo al candidato che vincerà le elezioni i numerosi problemi da risolvere sul territorio, rimasti incompleti dall’attuale amministrazione, una grossa tegola sulla testa del neo Sindaco.

Anche il piano rifiuti sarà uno dei primi problemi da risolvere, la differenziata col nuovo appalto va cambiata tutta dalla base.

Una città smembrata dalle alluvioni, bonificare il territorio sarà un’altra situazione da risolvere. Un'altro motivo di scontro politico della campagna elettorale sarà sicuramente il ponte di Calderà che dopo nove anni rientra tra le storie comparse e scomparse di "chi l'ha visto".

Una città dove non si può continuare a raschiare nel fondo del barile cercando risorse per risolvere anche le minime difficoltà del territorio; ultimamente neppure i soldi per chiudere una buca nelle strade si trovano, queste cose nessuno le racconta ma è proprio così.

La nuova amministrazione dovrà attivarsi sin dal primo giorno dall’insediamento per lavorare a testa bassa e tirare avanti per recuperare tutto il tempo ed il troppo terreno perduto.

Ricordiamo a chi non ha una buona memoria che per incapacità politica la città negli ultimi anni è stata penalizzata anche del suo Ospedale, il solo fatto che non nascano bambini a Barcellona nel proprio Ospedale è stata un’altra batosta che ha cancellato la storia. Insomma, una città che negli ultimi anni per colpa della scarsa azione politica è stata scippata, umiliata e mortificata.

                                                                                                   (PC)

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