Il presidente della Regione Nello Musumeci durante il suo breve colloquio con i giornalisti ha fatto un discorso abbastanza chiaro e leale. Non si può pretendere che i problemi di 30 anni di una città, si possano risolvere in pochissimo tempo -ha subito affermato- serve almeno un anno per iniziare a farlo, personalmente non piace fare promesse senza poterle mantenere. Il suo riferimento è anche sull’alluvione dello scorso 8 agosto. Poi ha aperto una breve parentesi alla Regione che rappresenta: tutti abbiamo figli, io ho anche dei nipoti, ed è normale che si lavori a Palermo per una crescita di tutto il territorio. Mentre per il candidato Calabrò si è detto soddisfatto per l'ampia coalizione che lo sostiene.
Poi, ha voluto giustamente puntualizzare in modo sintetico, che un sindaco che amministra la città di un qualsiasi comune, non può e non deve amministrare solo la coalizione che lo ha sostenuto in campagna elettorale, ma tutti i cittadini, anche quelli che non lo hanno votato.
Parole che sanno di saggezza che ci trovano d’accordo. Alla fine è salito al piano superiore, nella sala del Comitato elettorale di Pinuccio Calabrò per una riunione.
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