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La politica deve cambiare registro, basta con il tirare a campare


Pinuccio Calabrò, Giuseppe Sottile e Antonio Mamì. Gli elettori di Barcellona saranno chiamati il 3 e 4 ottobre 2020 a scegliere il loro Sindaco per i prossimi 5 anni

Niente paura, era lo slogan dell’attuale Sindaco Roberto Materia durante la campagna elettorale di 5 anni e mezzo fa; con questo messaggio era riuscito a vincere le elezioni e governare la città di Barcellona per più di cinque anni.

Ora bisogna tornare a convincere gli elettori per ottenere i voti necessari per sedersi a Palazzo Longano per sostituire la guida amministrativa della città. “Sotto a chi tocca” per tentare di dare una sterzata politica-amministrativa a tutto quello che rimane da fare.

Una cosa è certa: il malcontento nel popolo barcellonese è tangibile, il neo Sindaco quando verrà eletto avrà pane per i suoi denti, dovendo recuperare il tempo con il “terreno perduto” ed occuparsi da subito della città sotto tutti i punti di vista, in primis del territorio dove l’ambiente dovrà essere il cavallo di battaglia della futura amministrazione.

I cittadini ormai in buona parte non credono più nelle istituzioni, quando poi viene meno l’amore per la propria città in cui vivono, dove non si danno quelle risposte necessarie sulle cose ordinarie che fino ad oggi sono rimaste solo sulla carta, senza un minimo di concretezza per il bene della gente e del territorio.

Chi vuole amministrare deve cambiare registro, dimenticare e rompere col passato per proiettarsi nel futuro in modo convincente con gli uomini giusti messi al posto giusto, per competenza e non per convenienza politica, solo così si può aprire qualche spiraglio di luce, diversamente si continua con la stessa musica, con un disco ormai rotto che non potrà avere mai successo.

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