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>Igea 1946 continua a mancare i grandi appuntamenti. "Ogni anno puntualmente la partita più importante della stagione viene steccata" per le poche azioni costruite sul fronte d'attacco<
Doveva chiamarsi vittoria ed invece ecco arrivare la sconfitta che brucia e pesa come un vero macigno
Ieri pomeriggio al d’Alcontres-Barone è stata fallita l’occasionissima per il salto di categoria, dove contro i contendenti la gara non è stata per niente semplice, anzi, è giusto ricordare che si è fatto troppo poco per superare il Ragusa: poche azioni verso la porta sono state costruite, e quando tutto sembrava allinearsi verso il pari è arrivato il goal che ha sancito una pesante sconfitta.
Gli uomini del tecnico giallorosso Giuseppe Alizzi ad onore del vero poche volte sono stati lucidi per impensierire l’estremo difensore ibleo; poche opportunità sono state create per far gioire e godere i propri tifosi, ieri presenti in discreto numero per incitare i propri beniamini che hanno colorato gli spazzi delle gradinate di giallo e rosso. Superfluo in verità sarebbe fare un minimo cenno alla cronaca che ha caratterizzato i 90 minuti della gara, per le pochissime occasioni registrate dall’una e dall’altra sponda; pochi gli spunti creati per andare in rete.
Insomma soltanto qualche sporadico episodio poteva decidere la contesa, come di fatto avvenne nella ripresa col goal della formazione azzurra del tecnico Filippo Raciti, il quale ha saputo guidare nel contenere gli attacchi della squadra di casa, costretta alla resa nel finale di gara dopo il goal di Belluso, grazie ad un’incertezza della retroguardia igeana.
Tuttavia, non è la prima volta che i barcellonesi spregano questo tipo di appuntamento casalingo: in passato nelle partite decisive fallirono queste opportunità tra le mura amiche. Per menzionare un lontano ricordo ci soffermiamo alla gara play- off C2 tra Igea Virtus e Foggia terminata col risultato di 2-4 per i pugliesi di Carlo Florimbi.
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