<Le vostre segnalazioni>
L'unico Parco cittadino che doveva essere il fiore all'occhiello della città, ridotto in questo modo. Meta per giovani coppiette che oltretutto imbrattano anche i muri.
Il Parco era stato realizzato per volontà dell'ex sindaco Candeloro Nania
Arrivano diverse segnalazioni sullo stato di abbandono del Parco Urbano, intitolato dal comune di Barcellona in passato al Maggiore La Rosa, in particolare quella della consigliera comunale Raffaella Campo, del Movimento Città Aperta, promotrice della seguente dichiarazione alla stampa, dalla quale pubblichiamo il richiamo della sua interrogazione al sindaco: "Di fronte a tali livelli di degrado, il mio pensiero va ai più giovani: che città stiamo consegnando loro? Quale senso civico potranno mai sviluppare se vivono in un luogo privo di regole e di decoro, dove persino le opere d'arte si perdono nell' incuria".
Interrogazione relativa allo stato di degrado in cui versa il complesso dell’Ex Stazione e il Parco Urbano “Maggiore La Rosa”.
Premesso - Che il complesso della Ex stazione con il Parco urbano Maggiore La Rosa è un luogo pubblico molto frequentato dai cittadini barcellonesi, soprattutto dalle famiglie e dai giovani; - che all’interno del parco è presente un’opera d’Arte contemporanea di grande valore: “Il giardino di Proserpina” dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawua; - che il parco costituisce uno dei pochi spazi verdi della città, attrezzato con un’area giochi per i bambini e un’area sgambamento per i cani; - che all’interno della sala conferenze si svolgono con cadenza settimanale eventi e manifestazioni di carattere culturale esociale. - Che all’interno della sala mostre si svolgono periodicamente mostre ed esposizioni.
Avendo constatato che tutta l’area summenzionata versa in condizioni di incuria e degrado,in quanto: - “Il giardino di Proserpina” è ormai quasi irriconoscibile a causa della trascuratezza e della mancata valorizzazione; - i giochi per i bambini appaiono usurati e malfunzionanti; - all’interno dell’auditorium non funziona più da tempo l’impianto di climatizzazione; - l’edificio della Ex stazione presenta tracce di infiltrazioni e umidità, visibili ad occhi nudo; - all’interno della sala-mostre le pareti sono costellate da fori e macchie; - nella parte retrostante all’edificio, i muri appaiono imbrattati da numerose scritte di carattere osceno e antisemita.
Considerato che ad un luogo pubblico così importante per la vita sociale e culturale della città si dovrebbe prestare la massima cura e attenzione, al fine di tutelare il benessere degli avventori ed evitare il compiersi di atti vandalici o altri illeciti;
i sottoscritti Consiglieri Comunali, interrogano la S. S. per sapere se l’Amministrazione abbia intenzione di intervenire, e in che modo, per ripristinare il decoro e la funzionalità dei suddetti luoghi.
I consiglieri comunali del gruppo “Città Aperta”
Raffaella Campo-Antonio Mamì-Gabriele Sidoti
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