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Immagine del redattoreRedazione

[Vicenda Papardo: Catalfamo e Paratore non andavano arrestati. Entrambi liberi con obbligo di firma]

<La Cassazione si esprime in maniera celere e libera dagli arresti domiciliari l’ex deputato regionale Antonio Catalfamo e la dirigente del Papardo Francesca Paratore, finiti ai domiciliari lo scorso mese di luglio>

Tornano in libertà dopo lunghi mesi di arresti domiciliari, il barcellonese Antonio Catalfamo e la dirigente dell'ospedale Papardo di Messina Francesca Paratore, difesi dagli avvocati, Catalfamo da Tommaso Calderone e la Paratore da Giuseppe Lo Presti.

La decisione arriva direttamente dai giudici della Cassazione romana che dopo alcuni mesi di arresti domiciliari hanno annullato e rinviato tutto per una nuova trattazione davanti ai giudici del Riesame di Messina.

Ricordiamo che entrambi sono accusati del reato di corruzione all'ospedale Papardo di Messina per l'inchiesta di appalti e assunzioni.

La Cassazione accogliendo i ricorsi dei due rispettivi legali, ha rimesso in libertà Catalfamo e Paratore, ritenendo carenti le argomentazioni per la misura degli arresti domiciliari.

I due imputati, (entrambi incensurati), ora avranno tempo e modo di poter dimostare la propria innocenza.

Antonio Catalafano nella foto di gruppo, dopo l'adesione in Forza Italia avvenuta nell'anti sala consiliare del comune di Barcellona PdG

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