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SANITA' [Massiccio corteo a Milazzo. Tra gli altri, presenti cittadini di Barcellona e Lipari: "Ridateci gli Ospedali"]

<Un lungo corteo di persone quello che è partito oggi per le vie della città del capo: Milazzo, Barcellona e Lipari, tre ospedali senza futuro>



I tagli sulla sanità pubblica continuano a penalizzare gli Ospedali di Milazzo, Barcellona e Lipari. I cittadini stanchi di subire promesse "mai in realtà mantenute" alzano la voce e in modo unanime chiedono alle istituzioni di soddisfare le loro esigenze

Sindacati, Associazioni e Comitati spontanei nati per difendere la salute pubblica e dire no alla “sanità sparagnina” a discapito dei cittadini che ogni giorno lottano per avere un loro diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

Oggi a Milazzo hanno alzato la voce per avere servizi e ospedali degni di tal nome.

Numerose le persone hanno partecipato questa mattina alla manifestazione, giunte anche dalle Isole Eolie dove spesso proprio loro debbano fare i conti oltre ai disservizi dell’Asp, anche con il mare, dove non è facile arrivare sulla terra ferma momento in cui dovranno raggiungere altre strutture ospedaliere.

Oggi con essi c’erano anche quelli della fascia tirrenica: oltre a quelli di Milazzo e di Barcellona c’erano altri piccoli comuni della costa tirrenica presenti anche con i loro sindaci di riferimento.

La manifestazione di oggi, partita stavolta da Milazzo intorno le ore 11, ha fatto seguito ad altre giornate di protesta, come quella già svoltasi qualche anno fa a Barcellona PdG, alla quale presero parte, anche in quella occasione, numerose persone per sensibilizzare le istituzioni in modo di trovare un rimedio ai disservizi che la Asp e Sanità Regionale continua a non erogare ai cittadini. Una situazione davvero impossibile da accettare dagli utenti che si vedono negare un loro sacrosanto diritto alla salute.

Ospedale senza pronto soccorso per mancanza di personale medico e paramedico, strutture fatiscenti da anno zero, medici stressati per i turni di lavoro a causa del poco personale impiegato, insomma tutti i nodi sono venuti ormai al pettine e proporre di aprire per 12 ore il Pronto Soccorso di Barcellona significherebbe dopo due anni dalla chiusura dare un altro schiaffo all’intelligenza dei cittadini, costretti -ancora una volta- a subire l’ennesima beffa. Questo non è più possibile.

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