Carmelo Torre, sarebbe pronto a scendere in campo da sindaco alle amministrative del prossimo anno
- Redazione
- 26 mag
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POLITICA
<Una buona carta vincente credibile da giocare alle prossime elezioni amministrative del 2026 a Barcellona Pozzo di Gotto>
Carmelo Torre, 72 anni, consulente aziendale e sindacalista con una vita in politica non solo locale, in due legislature è stato consigliere comunale e assessore al comune di Barcellona PdG, consigliere, vice presidente e due volte assessore provinciale a Palazzo dei Leoni a Messina, vice presidente e vice F.F. del (CAS) Consorzio Autostrade Siciliane, nel 2007 già candidato a sindaco al Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, oggi sarebbe pronto a scendere in lista per affermarsi alle prossime elezioni amministrative del 2026.
Torre, in politica è una persona molto disponibile e competente, che conosce bene la città, la soluzione non sarebbe male, egli avrebbe le idee molto chiare su come poter guidare la difficile macchina amministrativa comunale, vista la sua lunga esperienza in politica dai tempi della DC del compianto Senatore Carmelo Santalco.
Oggi, la figlia Ilenia è consigliera comunale nello stesso comune, facente parte del Gruppo Misto, meno di un mese fa è stata eletta anche nel neo consiglio della Città Metropolitana di Messina.
"Unione e Partecipazione" e "Barcellona in Comune" sono al momento i due i simboli prettamete civici che appaiono da qualche settimana sui social e che incominciano a sortire un certo effetto tra la gente.
Da una nostra modesta inchiesta, emerge, una buona considerazione nei suoi confronti; infatti, la lunga esperienza politica di Carmelo Torre potrebbe essere il vero cavallo di battaglia per l'esponente politico barcellonese che darebbe del filo da torcere ai candidati opposti che saranno impegnati alla conquista della poltrona più importante di Palazzo Longano.
Insomma, le attitudini professionali dell'uomo sembrerebbero favorevoli ad una possibile candidatura a sindaco che al momento rimane solo un' ipotesi, ma che molto presto potrebbe divenire realtà.
(Usare il condizionale è d'obbligo).
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