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OSPEDALE [Il dr. Calabrò interviene sulle dichiarazioni dell'on. Laccoto in conferenza stampa]

<La Lega di Matteo Salvini si allarga sul territorio della provincia di Messina: a Barcellona Pozzo di Gotto aderiscono il gruppo del primo cittadino, avv. Pinuccio Calabrò>

Ieri durante la conferenza stampa, convocata dal primo cittadino al comune di Barcellona, per ufficializzare il suo passaggio e quello di due assessori comunali, (Molino e Coppolino) alla Lega di Salvini; secondo il dr. Paolo Calabrò, alla domanda del direttore di Barcellona365 sulla chiusura del Pronto Soccorso dell'ospedale Cutroni Zodda, il presidente della commissione salute all'ARS, on. Giuseppe Laccoto, non ha saputo rispondere durante la diretta


La nota inviataci in redazione dal dr Paolo Calabrò, già responsabile del P.S. del P.O. e già dirigente sindacale

L'ex deputato regionale del PD, poi di Italia Viva ed ora della Lega, in atto anche presidente della commissione salute nell'ARS, in occasione della conferenza stampa per l'annuncio del passaggio del sindaco di Barcellona P.G. alla Lega, dinanzi alla coraggiosa domanda di un giornalista sull'ospedale di Barcellona e sulla soppressione del suo P.S., non ha saputo rispondere, dimostrando anche di essere disinformato (usiamo questo termine) quando ha riferito che anche Barcellona soffre la carenza di medici.


Il deputato dovrebbe sapere (ma credo che lo sappia ed ipocritamente non lo dice) che fino al mese di giugno 2020 prestavano servizio al P.S. ben 10 medici. Poi a causa di provvedimenti dei vertici aziendali, sulla cui genesi la magistratura dovrebbe prima o poi esprimersi, il PS di Barcellona è andato sempre piu a depauperarsi per cause che gli avrei spiegato (se fosse stato necessario) se non mi avesse impedito di partecipare a quell'incontro in commissione con l'allora comitato.


Altra irriguardosa ed irrispettosa affermazione riguarda il ritardo delle nomine dei direttori generali con la motivazione dell'attesa della compilazione degli elenchi dei direttori sanitari e dei direttori amministrativi.

Il gioco è talmente palese e risaputo che affermazioni di questo genere sono offensive per l'intelligenza di chi è costretto ad ascoltarle.

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