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Immagine del redattoreRedazione

[Ospedale Cutroni Zodda di Barcellona: “politici e vertici dell'Asp latitano”]

<In passato solo qualche sporadica passerella, poi non si è più (visto o sentito) nessuno dei politici>


L'editoriale


Forse potrebbe essere già troppo tardi per salvare quel poco che rimane dell’Ospedale Cutroni Zodda di Barcellona PdG. Troppe incertezze e poca chiarezza sul destino dell’unico Ospedale in città, che dovrebbe garantire alcuni servizi significativi al vasto comprensorio tirrenico, con circa centomila utenze che continuano a privarsi di servizi essenziali che in verità non sono quasi mai esistiti.

Si tratta di una lunga telenovela “senza fine” che continua a creare parecchi disagi alla popolazione del distretto sanitario P28, dove da anni non viene supportata adeguatamente da una struttura pubblica degna di tale nome.


Non ci sono medici per ripristinare i reparti? Questa sarebbe la giustificazione, dove, tuttavia, questi mancano già da anni, ma che si sono sciolti definitivamente “come la neve al sole” nel periodo della pandemia.

Un conto abbastanza pesante quello che i cittadini stanno pagando ormai da troppo tempo, che non può essere giustificato dalla sanità regionale in nessun modo.

(Il piano sanitario prevedeva la riapertura di alcuni reparti già da oltre un anno, e tutto fino ad oggi rimane senza una precisa risposta, incluso il Pronto Soccorso).


Intanto si fanno incontri, riunioni nell’aula consiliare del comune, per trovare soluzioni idonee per risolvere e sbloccare la situazione del nosocomio barcellonese. Qui, chi dovrebbe presenziare non si presenta. Oltre i politici di livello, manca persino il numero uno dell’Asp provinciale, colui che era stato invitato a presenziare in alula per fornire notizie al riguardo, mentre i politici latitano.

<Che non ci sia la piena volontà di ripristinare i reparti, ciò si evince anche dalla qualità della stessa struttura, dove la parte destra dell'edificio, (come si può vedere nella foto) è rimasta incompiuta, senza vetri, finestre e tapparelle, "roba da mai dire Ospedale">.

oggi tutto viene dirottato al Fogliani di Milazzo, dove ogni giorno è impresa titanica poter gestire tutto il lavoro; dove anche in quella struttuta mancano i medici e dove per l'utenza tutto diventa impossibile. Ma di chi è la colpa di tutto questo ? Ma perchè per una tac si viene dirottati su strutture private ? Ma perchè si dice (quasi sempre) che la tac a Milazzo è guasta ? Ecco, questa si chiama Sicilia, "l'Isola dei grandi misteri".


Venerdì 2 dicembre potrebbe essere il giorno della svolta: infatti, una massiccia manifestazione cittadina dovrebbe coinvolgere ad un lungo corteo gran parte della popolazione, ci saranno anche gli studenti delle scuole superiori, pronti a manifestare il loro dissenso sull’inadeguatezza dei servizi della sanità territoriale.

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