top of page
  • Immagine del redattoreRedazione

[Manca il numero legale in consiglio comunale: Palazzo Longano "non regge" per andare avanti]

<Non c'è il numero legale in aula per approvare i punti all’ordine del giorno. "Pressing della minoranza">




Traballa il consiglio comunale di maggioranza a Palazzo Longano, il numero legale viene meno, i consiglieri di minoranza costretti a tornare a casa. "Non sono stati approvati ieri alcuni punti all'ordine del giorno, utili per la città":


Siamo ormai alla farsa -scrive il Movimento Città Aperta-, con una maggioranza consiliare che non è più tale e una Giunta che cerca in qualche modo di mantenere una parvenza di governabilità quando ormai è evidente che non ci sono più i numeri, né le condizioni per amministrare la città. Ieri pomeriggio, per la seconda volta in due giorni, è mancato il numero legale in Consiglio comunale per approvare i punti all’ordine del giorno.


Già il giorno prima, 11 settembre, il Movimento Città Aperta aveva abbandonato l’aula consiliare dopo una serie di bocciature degli emendamenti proposti dai consiglieri di minoranza, emendamenti che miravano a modificare in parte il regolamento per il trasporto scolastico proponendo di ridurre le tariffe previste – riferite tra l’altro ad un servizio che precedentemente era gratuito – e agevolare così le famiglie con reddito più basso. La bocciatura degli emendamenti e l’evidente mancanza di una programmazione anche in merito a servizi importanti come quello del trasporto scolastico (per non parlare della mensa comunale), hanno spinto i consiglieri di minoranza a lasciare l’aula.


Ieri il Consiglio è stato convocato in seconda battuta, ma non si è riusciti a completare la discussione perché i consiglieri di maggioranza erano presenti solamente in (9). Dunque non si è riusciti a determinare né l’approvazione del Regolamento per il trasporto scolastico né la definizione delle tariffe IMU e Tari. Quest’ultimi punti vengono ormai rimandati da settimane e sempre per la mancanza di partecipazione al Consiglio da parte dei consiglieri della maggioranza.


Come si può continuare con queste modalità? Come è possibile procrastinare di settimana in settimana decisioni rilevanti per la gestione di servizi importanti? È evidente che gli attriti interni alle diverse correnti del centro destra e l'incapacità del sindaco Calabrò di mantenere coesa la compagine che lo sostiene inquinano la gestione ordinaria e straordinaria della macchina amministrativa.


Chiediamo ancora una volta un’assunzione di responsabilità per evitare davvero di aggravare una situazione di cattiva gestione che sta trascinando Barcellona Pozzo di Gotto al collasso!

Banner Splash.jpg
bottom of page