<Lucilla Barbasini, presente tra gli altri stamane al sit-in davanti al Pronto Soccorso del Cutroni Zodda di Barcellona>
Ecco le prime iniziative: la "Rete per la Salute Pubblica, Uniti per il Cutroni Zodda"
Ancora un sit-in per il Cutroni Zodda di Barcellona che continua a rimanere chiuso senza nemmeno una giustificazione o una precisa risposta da parte dell’Asp Messina, l’Azienda sanitaria provinciale che continua nel totale silenzio la propria posizione di non restituire un sacro santo diritto alla saluta ai oltre 100mila cittadini che rappresentano l’utenza di un territorio lasciato abbandonato ormai da oltre due anni, senza poter fruire del proprio Ospedale cittadino che ricade sul Distretto Sanitario D28, con a capo il comune di Barcellona Pozzo di Gotto, orfano del proprio Ospedale, ed in particolare del Pronto soccorso.
Anche l’ultimo rinvio previsto a fine giugno è andato a farsi benedire, dopo il precedente rinvio del mese di maggio, a causa - secondo i vertici dell’Asp - dei ritardi della conclusione dei lavori di ristrutturazione.
Tra i rappresentanti di alcune associazioni, circa una cinquantina quelle che fino ad oggi hanno aderito all’iniziativa, tra le quali, l'associazione "Angeli sull’Asfalto” rappresenta da Lucilla Barbasini, con sede a Terme Vigliatore, colei che oggi non ha voluto mancare all’appuntamento, raccontando quanto sia importante il Pronto Soccorso.
Lucilla Barbasini, è colei che la notte di capodanno del 2008 perse in un incidente stradale, al bivio di San Filippo, comune di Furnari, la propria figlioletta di appena 21 anni, Laura Aveni Banco, mentre viaggiava insieme al fidanzato Giansimone Lipari, 26 anni, morti entrambi la notte di 15 anni fa.
Triste davvero raccontare certi episodi di vita che lasciano ferite indelebili, dove tutti possiamo essere inaspettatamente coinvolti; ciò ci rende sempre meno indifesi, in mancanza proprio di un Pronto Soccorso come quello del Cutroni Zodda che tarda a riaprire.
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