Se funzionasse in pieno, come ci si auspica, per i malati oncologici sarebbe utilissimo, altrimenti risulterebbe un altro sperpero di risorse.
Stiamo parlando del nuovo reparto di oncologia, inaugurato oggi all'Ospedale Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto, la struttura servirà ai malati di cancro del comprensorio per alleviare i disagi che la patologia comporta.
Avere a portata di mano e a poca distanza dagli altri reparti già presenti in Sicilia, il reparto oncologico del Cutroni Zodda sarebbe assolutamente importante.
Stamani sono venuti all'inaugurazione i vertici dell'ASP Messina: il direttore generale Asp Giuseppe Guccì, Salvatore Iacolino, dirigente generale del Dipatimento della pianificazine strategica dell'Assessorato Regionale alla Salute, Franceso Fraù, primario dell'unità complessa di Oncologia dell'Ospedale di Taormina, Domenico Sindoni, ex direttore sanitario Asp, mentre padre Pietro Benenati della vicina chiesa di Sant'Andrea e Vito ha benedito il nuovo reparto. Presenti anche il primo cittadino di Barcellona, avv. Pinuccio Calabrò ed il presidente del Consiglio comunale, Angelo Paride Pino, l'on. Pino Galluzzo, deputato regionale, per il comitato a difesa del Cutroni Zodda era presente il dott. Enzo Correnti. Presenti due malati di cancro: Angela Bianchetti e Antonella Di Natale.
Le riflessioni dell'ex responsabile del pronto soccorso di Barcellona P.G. dr Paolo Calabrò
"Aparte la propaganda di regime, che si è concretizzata oggi con l'ennesima inaugurazione di un reparto, che già era stato oggetto di altre inaugurazioni, mi auguro semplicemente che non sia finito tutto oggi con la presenza di faccie note e meno note, ognuna delle quali avrà avuto certamente buoni motivi per essere presente in questa occasione.
Detto ciò mi auguro che, a prescindere dalla preparazione e dalla abnegazione dei medici fuori discussione, la struttura sia nelle condizioni di fare fronte a tutto ciò che può succedere in caso di somministrazione di terapie così delicate e così pesanti. Ad esempio penso cosa potrebbe succedere in caso di eventi avversi con necessità di ricovero dal momento che, come detto anche dai vertici aziendali, non è possibile procedere a ricoveri nel reparto.
Riguardo al Pronto Soccorso, purtroppo, non si ricorda che la unità operativa a Barcellona esisteva e funzionava e solamente decisioni scellerate, sulle cui motivazioni dopo 4 anni ancora la magistratura deve esprimersi, hanno causato la chiusura per fatti ben noti.
Strumentalizzare ancora una volta la vicenda di una probabile riapertura del PS è veramente poco elegante, per evitare di usare altri termini forse più appropriati. I bandi finora non hanno avuto effetto ed il direttore generale dovrebbe sapere il perché.
Avevo lanciato l'idea di un posto di primo intervento con medici ad attività libero-professionale ovviamente con dei paletti relativi alla carenza funzionale della struttura ma pare che questa idea non venga presa in considerazione, forse perché priva di ispirazione politica o meglio partitica."
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