<Questa storia non regge proprio. Aprire dopo due anni il Pronto Soccorso solo diurno dalle 8 alle 20 non sarebbe il modo risolutivo per garantire un servizio serio e adeguato agli utenti. Ma poi perchè proprio a giugno?>
Aprire il Pronto Soccorso dalle ore 08 alle 20 potrebbe indurre il cittadino al disorientamento più totale, momento in cui avrebbe la necessità di recarsi d'urgenza prima o dopo l’orario stabilito dai vertici dell’Asp presso quel Pronto Soccorso, e, arrivato davanti al cancello, preso dalla fretta e dalla disperazione non verrebbe ricevuto né prima, nè dopo gli orari di servizio stabiliti. Dire soluzione avventata o grottesca sarebbe molto riduttivo, dire soluzione forzata e da folli forse potrebbe starci ancora meglio.
Ma come si fa solo ad immaginare un’apertura di un qualsiasi Pronto Soccorso al mondo attivo soltanto diurno ? Come se ognuno di noi conoscessimo il nostro destino: vita o morte. Qui siamo proprio su scherzi a parte. Cerchiamo di essere almeno seri.
Una situazione improponibile quella che sembra stia per essere messa in atto dall’Asp Messina che metterebbe in palese difficoltà gli utenti che avrebbero, (si spera mai) bisogno di recarsi in quella struttura, la quale non garantirebbe agli utenti un valido supporto sanitario, soprattutto per come si starebbe programmando la riapertura di quel Pronto Soccorso.
Questo modo di intendere la sanità è da autentici avventurieri senza scrupoli, che pur di dare una piccola speranza al cittadino, continuano ad illuderlo, facendogli credere che tutto funzioni e tutto è risolto. Stentiamo a credere che il neo Commissario Giuseppe Cuccì, venuto per un sopralluogo al Cutroni Zodda, dopo pochi giorni dal suo insediamento all'Asp Messina, da persona esperta e perbene, non sarebbe del tutto contento per questo tipo di orario dimezzato.
Sarebbe meglio attendere ancora qualche tempo ed aprire H24 rendendo un servizio normale e continuativo, con più medici e più servizi.
Intanto per venerdì, 17 maggio, partirà da Milazzo la manifestazione + Ospedali - Affari.
Anche l’ex responsabile PS Paolo Calabrò, colui che per lunghi anni ha lavorato in quella struttura ospedaliera, lottando da sempre per migliorarla, oggi si dice frustrato di tale soluzione:
L' auspicata riapertura del PS dell'ospedale di Barcellona per ora appare più come una boutade politica che un concreto progetto -scrive il Dr. Paolo Calabrò-, si naviga a vista in mezzo a mille inevitabili difficoltà di ordine funzionale e di organico. A quanto pare il concorso per medici di PS non ha portato ciò che si pensava (esistono anche gli altri PS in difficoltà) e la disponibilità di alcuni medici del Papardo certamente non puo' offrire garanzie per un'ottimale gestione di un servizio così importante. Prima si parlava di apertura H24, poi di apertura H12, ma purtroppo ancora non si comprende che il PS non può essere considerato svincolato dal resto dell'ospedale, dove tutt'ora esiste nei reparti e nei servizi carenza di medici.
Alquanto sospetto è il tempismo con il quale si riparla di apertura di PS in coincidenza di una campagna elettorale per le elezioni europee ora e probabilmente di quelle provinciali dopo.
Credo che ormai i cittadini abbiano veramente le scatole piene di una puntuale strumentalizzazione della vicenda ospedale a Barcellona in coincidenza di ogni tipo di elezione.
(Come dico sempre la sanità è argomento serio e come tale va trattato)
Sarebbe auspicabile, a prescindere da meschine esigenze propagandistiche da parte della politica, pensare cosa fare con senso di responsabilità e con spirito costruttivo della struttura di quello che fu l'ospedale.
Paolo Calabro' ex Responsabile PS ed ex dirigente sindacale
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