I 13 sindaci del distretto D28: "aprite immediatamente il Pronto soccorso di Barcellona PdG"
- Redazione
- 15 mar
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Una lettera indirizzata agli organi competenti per chiedere la riapertura immediata del Pronto soccorso di Barcellona Pozzo di Gotto chiuso durante la pandemia e mai più riaperto.
E' questa la richiesta indirizzata al Direttore dell'Asp Messina Giuseppe Cuccì, al presidente della Regione Renato Schifani e all'Assessora regionale Daniela Faraoni.
Il presidente del comitato dei sindaci del Distretto D28, avv. Antonino Todaro ed il collega del comune capofila di Barcellona, avv. Pinuccio Calabrò, chiedono senza altri tentennamenti che venga riaperto il pronto soccorso dell'ospedale Cutroni Zodda di Barcellona PdG.
La struttura è stata ristrutturata appena qualche anno fa, con la promessa che sarebbe stato riattivato il Pronto soccorso, mentre ancora oggi, nonostante i numerosi sopralluoghi dei vertici dell'Asp rimane una cattedrale nel deserto, dove quello di Milazzo non sempre riesce a snellire il lavoro adeguatamente dei numerosi pazienti che giornalmente si recano per la propria salute.

Anche la gestione della guardia medica di Pozzo di Gotto ha fatto registrare alcuni disservizi, con la chiusura temporanea per mancanza di medici.
In fatto di sanità pubblica a Barcellona continua a piovere sempre sul bagnato, e non è più possibile tollerare questa assurda situazione, assai preoccupante, che si è venuta a creare negli ultimi anni.
LA LETTERA
In qualità di presidente del Distretto socio-sanitario 28 e di primo cittadino di Barcellona Pozzo di Gotto, Comune capofila del Distretto medesimo, con la presente torniamo una volta ancora a sollecitare l’iniziativa dell’Azienda Sanitaria Provinciale per la tutela de diritto alla salute dei cittadini dei Comuni del Distretto che costituiscono il naturale bacino d’utenza del P.O. “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto.
E’ superfluo tornare sulle ancora irrisolte questioni dell’efficienza della sanità pubblica nel comprensorio e della carente funzionalità dell’ospedale “Cutroni Zodda”, menomato di diverse unità operative pur previste nella programmazione regionale ed aziendali; in questa sede, invece, intendiamo accentrare l’attenzione sulla condizione disastrosa in cui versa l’area dell’emergenza- urgenza, che ancor oggi vede chiuso il pronto soccorso del “Cutroni Zodda” con l’utenza costretta a riversarsi massivamente su quello del presidio milazzese a sua volta sovraccaricato al limite, e probabilmente oltre, delle sue capacità operative.
Ciò con gravissimi disagi e pericoli per i pazienti, nonché con altrettanto grandi difficoltà per il personale sanitario.
Abbiamo consapevolezza degli sforzi che la Direzione Generale dell’Azienda sta facendo per riaprire il servizio di pronto soccorso del nosocomio barcellonese, la recente ristrutturazione e le procedure attivate per il reclutamento del personale necessario ad implementarne l’organico.
Abbiamo anche consapevolezza che la difficoltà maggiore, oggi insuperata, è data proprio dall’impossibilità, nonostante gli sforzi, di reclutare il personale, con bandi che sono andati reiteratamente deserti.
Di contro, non possiamo dimenticare neppure per un attimo che il disservizio che ne consegue ricade sull’utenza, sui cittadini, e che di fatto per la popolazione del Distretto socio- sanitario 28 il diritto alla salute oggi si riduce a qualcosa di simile ad un semplice miraggio, quel diritto che l’articolo 32 della Costituzione invece vuole come “fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”.
La funzionalità del pronto soccorso dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto è fondamentale per assicurare in situazioni di emergenza-urgenza adeguata assistenza ai cittadini del comprensorio – tutti i cittadini, compreso il bacino d’utenza che gravita sul presidio di Milazzo, il quale, alleggerito dell’attuale sovraccarico, potrebbe assicurare maggiore prontezza operativa e livelli di assistenza indubbiamente più efficienti – e pertanto il suo ripristino appare improcrastinabile.
Per queste ragioni, ove anche il più recente avviso pubblicato per il reclutamento di personale da destinare ai servizi di emergenza-urgenza non sortisse gli effetti auspicati, con la presente chiediamo e sollecitiamo, nell’interesse della comunità e a tutela del diritto alla salute dei cittadini, che venga attivata ogni altra iniziativa che possa consentire la celere riapertura del pronto soccorso del P.O. “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto, senza a tal fine trascurare alcuna
ipotesi o modello organizzativo, anzi prendendo in debita considerazione anche le esperienze, indubbiamente innovative, che a tal fine sono state percorse in altre regioni, e quelle attivate nella stessa Regione Siciliana, nonché anche da codesta ASP, per altri servizi al fine di assicurare all’utenza le necessarie condizioni di accesso all’offerta sanitaria pubblica. Si fa specifico riferimento ad esperienze, anche in via sperimentale, di sinergia tra pubblico e privato con procedure di evidenza pubblica che possano portare a selezionare offerte competitive in grado di dare adeguata soluzione e piena attuazione al diritto alla salute costituzionalmente garantito.
All’On.le Presidente della Regione e all’On.le Assessore della Salute, cui la presente è altresì inoltrata per l’opportuna conoscenza, facciamo appello affinché forniscano ogni possibile sostegno alle iniziative che potranno essere avviate dall’A.S.P. di Messina.
La presente è inviata a nome dei Sindaci del Distretto socio-sanitario 28, i quali hanno dato conferente mandato agli scriventi nel corso dell’ultima seduta del Comitato dei Sindaci tenutasi il 6 marzo u.s. .
Pienamente fiduciosi nella Loro attenta sensibilità, porgiamo i saluti più distinti.
Il Presidente del Comitato dei Sindaci Il Sindaco di Barcellona
Avv. Antonino Todaro Avv. Giuseppe Calabrò
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