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>Continua il calvario giudiziario di Angela Aspa: "Salva un cagnolino e finisce sotto processo"<



CRONACA IN PRIMO PIANO

>Incredibile ma vero<


Angela Aspa, donna forte, coraggiosa ed altruista, Presidente dell'Associazione "Randagioioso" il prossimo 13 gennaio 2022 dovrà rispondere davanti al Giudice del reato di appropriazione indebita per il caso del cagnolino di nome Massa


La Presidente di una associazione che si occupa di protezione di cani randagi il 15 settembre del 2017 interviene in via Nazionale (zona San Biagio) per salvare un amico a quattro zampe abbandonato e viene denunciata perchè accusata di appropriazione indebita di un cagnolino di nome Massa; del caso se né occupò a livello nazionale persino la nota trasmissione televisiva “Le Iene”.


Un calvario giudiziario che da quattro anni sta tormentando la vita della signora Angela Aspa, Presidente dell’associazione “Randagioioso” di Terme Vigliatore, coinvolta in una strana vicenda giudiziaria, la quale sarà chiamata a rispondere del reato di appropriazione indebita, davanti al Giudice del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto il prossimo 13 gennaio 2022.

In un primo momento la vicenda sembrava conclusa con l’archiviazione. Subito dopo la persona che l’aveva denunciata si è appellata e dopo indagini il caso è stato riaperto.

Oggi sono numerosi gli attestati di solidarietà che giungono dall'Italia sui social verso la Presidente Angela Aspa, colei che ogni giorno è impegnata nel suo intenso lavoro di volontariato (senza scopo di lucro) per salvare la vita a diversi amici a quattro zampe, spesso abbandonati in pessimo stato di salute, malati e senza un padrone, molto probabilmente come la stessa vicenda per la quale si trova coinvolta; lei che non si dà pace e crede fermamente nella giustizia.


Il racconto della trasmissione televisiva "Le Iene


>Nel messinese, Angela Aspa ha trovato e curato il piccolo Massa. Il proprietario era morto nel 2013, e nessuno lo reclamava. Ma ora rischia il processo<


La Storia

In Italia sarebbero almeno tra i 6 e i 700mila i cani randagi. Un fenomeno preoccupante, che se al Nord sembra ancora contenuto, al Sud assume proporzioni esplosive. E che pesa sulle casse dello Stato, perché le strutture di accoglienza messe a disposizione dei comuni (quando funzionano) costano tanti soldi pubblici.

Ma per fortuna ci sono i tanti volontari, che accudiscono con amore e in forma del tutto gratuita. A patto di non metter loro i bastoni tra le ruote.

Quei bastoni che Angela Aspa, volontaria dell’associazione messinese “Randagioioso”, ha denunciato con forza alle nostre telecamere. La sua è una storia triste: quella di Massa, un bastardino trovato abbandonato nel paese di Terme Vigliatore (in provincia di Messina) e che ha provato in tutti i modi a salvare.

La donna trova il cagnolino nel 2017, il giorno della festa patronale, il 15 settembre: qualcuno ha festeggiato abbandonando al suo destino questo cane, già molto malato. Leishmaniosi, problemi al fegato, al cuore e ai reni.

Angela non si perde d’animo, e porta il cane presso la struttura comunale di accoglienza. Una struttura che lei definisce inadeguata, “una specie di recinto coperto solo da un telone”, esposta alle intemperie. E dove Massa rimane comunque per un certo periodo.

Giorni infiniti per Angela, che è seriamente preoccupata per le condizioni di Massa, che accudisce personalmente. Punture, flebo, pillole, e continue visite al suo “capezzale”.

Angela non si perde d’animo e valuta che il cane potrebbe stare meglio al calduccio di casa sua, e lo va a prendere. Prima però manda a tutte le autorità la comunicazione di quello che sta per fare, nell’interesse dello stesso Massa. Un gesto che non viene ritenuto legittimo dal comandante dei vigili, che minaccia azioni legali.

Angela continua a chiedere a tutte le istituzioni coinvolte (Comune e Asl) di verificare chi sia il proprietario di Massa (che ha un chip regolarmente impiantato).

“Nessuno mi ha mai risposto – racconta la volontaria – e così decido di fare il passaggio di intestazione del cane a mio nome, mentre nel frattempo si viene a sapere che il proprietario del cane risultava un uomo morto nel 2013. Non risultava nessuna denuncia, né di scomparsa né di smarrimento”. Dunque nessun problema, direte voi! E invece no, perché due mesi fa la donna viene convocata in Tribunale, per rispondere di un’accusa di appropriazione indebita di Massa.

“Il Pm – aggiunge Angela Aspa - aveva archiviato, ma il denunciante ha fatto appello, e così ora il giudice ha rinviato la decisione. Questa è la Sicilia!”. Nel frattempo però, purtroppo, Massa è volato in cielo.

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