ATTUALITA'
>Ogni giorno solita routine dei tamponi molecolari, con numerose persone in fila con le proprie auto in attesa di sottoporsi al tampone molecolare dal personale Usca, con troppo lavoro per gli operatori sanitari, chiamati ad effettuare tutte le varie operazioni. La domanda che ogni cittadino si pone e la seguente: ma cosa sta realmente succedendo? Ecco allora che tra la gente scatta la molla piscologica nel capire perché si fanno tutti questi tamponi. Ci auguriamo che non si perda il controllo della situazione, e che tutto si svolga in modo corretto e puntuale su chi è contagiato o meno.
Anche il sindaco di Oliveri attraverso la sua pagina Facebook scrive che nel suo comune, dai dati Asp risultano 22 persone contagiate, e da un controllo più approfondito, con un monitoraggio diretto, fatto da personale emergenza Covid istituito dall’amministrazione comunale sarebbero 109, come mai ?
La comunicazione funziona così, scive su facebook il sindaco di Oliveri Franceso Irrera
Una o due volte a settimana riceviamo una nota al protocollo, da parte dell'Asp Messina. In allegato c'è un file a cui si può accedere attraverso una password. Apri il file, inserisci il codice e si apre una lista in Excell che contiene i casi Covid ufficiali, visti da una prospettiva ottimistica. Secondo loro a Oliveri ci sono 22 casi. 22 casi.
Parte due: la comunicazione funziona anche così.
Uscendo in piazza ci si sente più soli della particella dell’acqua Lete. L’unico essere vivente con cui poter scambiare un saluto, pur di non perdere il dono della parola, era Dagmar, il cane di Beatrice.
Simile visione ha stimolato il dubbio che i dati Asp fossero, diciamo cosi, incompleti.
È questo è un problema, poiché avere un quadro epidemiologico locale chiaro, puntuale e affidabile è necessario per studiare il fenomeno e assumere decisioni.
Inoltre, ci sembra giusto che i cittadini sappiano cosa succede a casa propria.
Giunti a questo snodo, avevamo due alternative:
1. protestare con Asp, Usca, Provincia, Regione, Camera, Senato e Parlamento Europeo.
La ricerca di un capro espiatorio placa l'ansia e ci pone dalla parte giusta della storia. Nel frattempo alimenta l'indignazione generale; e questo non serve proprio a nessuno.
So bene che non tutto sta andando come vorremmo. Ma dobbiamo accettare l'idea che siamo in emergenza e che tutti stanno dando il massimo.
2. Rimboccarci le maniche e cercare di fronteggiare una situazione che nessuno ha scelto ma in cui ci siamo ritrovati. E se vogliamo spuntarla, dobbiamo pedalare.
Abbiamo scelto la 2.
Abbiamo messo su un gruppo emergenza Covid, attivato la protezione civile, un canale per le comunicazioni Covid, un database con tutte le persone positive e i contatti stretti, una squadra di sostegno per portare i generi di prima necessità casa per casa, un sistema per comunicare alla ditta rifiuti in tempo reale gli indirizzi dove ritirare i loro rifiuti.
Dei positivi sappiamo quando hanno fatto il tampone, se era da farmacia o laboratorio, se stanno male, poco, pochino, abbastanza o molto. Li chiamiamo due volte al giorno. Chi è solo di più.
E per quanto ci riguarda, Asp o non Asp, se una persona di Oliveri ha un tampone positivo, fatto da Usca, in farmacia, al tabacchino, noi lo segniamo fra i positivi. E da lì ci muoviamo per suggerire ai familiari cosa fare e non fare, tracciamo i contatti e suggeriamo quarantena.
Insomma, alla domanda perché a Oliveri ci sono così tanti casi la risposta è: perché li contiamo tutti. Ma proprio tutti.
E per tutto questo bisogna ringraziare, Nino Torre, Nino Vitale, Marco Crisafulli, Santino Sofia, Nunzio Bertino, Salvo Iarrera, Vittoria Cardile, Francesco Arlotta, Mariano Gullo, Benedetto Fazio, Rosario Scardino, Giuseppe Ravidà.
Ringrazio anche usca patti e il dipartimento di prevenzione, per il costante sostegno.<
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