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10°Anniversario > Quel maledetto 22 novembre < (Non verrà mai dimenticato)


(ATTUALITA')

Sono trascorsi dieci lunghi anni da quel 22 novembre 2011, quando Barcellona si svegliò sommersa di alberi, detriti, acqua e fango. Ci furono negozi, cantine, garage e abitazioni allagati che complicarono il vivere quotidiano di tutta la popolazione.

Le foto tratte da UN VERO DISASTRO...


GIORNI DA INCUBO...........


>Una bomba d’acqua durata un’intera notte mise in ginocchio il territorio del barcellonese<


La sintesi di Placido Calvo


10 anni

Ancora oggi è viva la memoria tra la gente di quella maledetta notte d’autunno che costrinse la popolazione per diversi giorni a liberare dai tanti detriti le case, negozi, cantine e garage; arrivò anche una montagna di fango dal vicino torrente Longano, straripato dalle continue furie di acqua torrenziale, scesa anche dalle vicine colline.


Le radici con i tronchi degli alberi piombarono nelle strade, il tutto accompagnati dal fango che solo per miracolo non causarono dei morti. Anche gli animali da pascolo vennero uccisi dalla tempesta, spazzati via nel sonno della notte nel nubifragio che devastò le nostre colline, con strade che quel giorno sembrarono dei veri appezzamenti di terreno agricolo.

GLI INTERVENTI

Gli uomini dell’Esercito italiano si mobilitarono in città, insieme a tanti volontari del luogo si dietero un gran da fare per liberare tutte le strutture dal disastro alluvionale.


La trasmissione di Rai Uno, “La vita in diretta” si collegò per alcuni giorni con Barcellona Pozzo di Gotto, con l'inviato, il cronista Giacinto Pinto, il quale raccontò quei lunghi giorni infernali.

>ATTIVATO IL COC COMUNALE<


Di primo mattino venne organizzato a 360 gradi il COC comunale, sotto le direttive del Sindaco Candeloro Nania, in stretta collaborazione col personale del Comune sono stati allertati con messaggi sui telefonini e con telefonate - dove si è reso possibile - fatte a tutti i dirigenti delle scuole, in modo tale di non mandare i ragazzi a scuola. Con la Protezione Civile vennero coordinati tutti gli interventi su quasi tutta l'area comunale, non nascondendo l'ex primo cittadino di ringraziare tutto e tutti, in particolare il "padre eterno", lo disse allora anche a sua eccellenza, l'Arcivescovo di Messina. Secondo l'ex Sindaco Candeloro Nania è stato un vero miracolo se non ci ha rimesso la pelle nessuno.

>L'EPISODIO<


Chi scrive non dimenticherà mai un particolare episodio: mentre stavo attraversando il ponte insieme al mio operatore di ripresa, nei pressi dell'Hotel Sant'Andrea, un animale lo trovai sotto gli stivali, si trattò molto probabilmente di un agnellino morto, venuto giù dai monti.


Nel cataclisma spuntato improvvisamente sul territorio, quello che sicuramente ebbe maggiori danni fu proprio il ponte di Calderà, spezzato e ridotto in due parti dalla furia dell'acqua.


A distanza di quasi dieci anni il ponte è stato ricostruito, mentre di quello distrutto oggi rimane solo un un autentico ricordo. Ne siamo convinti. Il 22 novembre 2011 sarà (l'icona) dove in tutti i racconti Barcellona Pozzo di Gotto con l'alluvione rimarrà nella storia.

22 Novembre 2011 "UNA CITTA' DISTRUTTA"


#Dimenticare non si può. Questa è storia.


Cronaca P.C. - Redazione barcellona365notizie.it



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